Segnaliamo che sui siti di Gionata, del Global Network dei cattolici queer, di Cammini di Speranza, vengono pubblicate in queste ore le reazioni, piuttosto deluse, dei cristiani queer ai contenuti della esortazione apostolica Amoris Letitia.
Come è noto, attraverso questo documento, il vescovo di Roma, papa Francesco, ha recepito e reso impegnativi per tutta la chiesa cattolica i risultati dei due recenti sinodi sulla famiglia.
Andrea Rubera, il portavoce di Cammini di Speranza, ha scritto:
La risposta di Papa Francesco ai Sinodi dei Vescovi cattolici su matrimonio e famiglia del 2014 e 2015, l’Esortazione Apostolica, “Amoris Laetitia” (La gioia dell’Amore), solleva a livello complessivo più domande che risposte per i cattolici LGBTQI, i loro genitori e le loro famiglie. Delusi da come siano state affrontate le questioni legate all’omosessualità e all’identità di genere nel documento pontificio pubblicato l’8 aprile 2016, le persone del Global Network of Rainbow Catholics apprezzano comunque il fatto che le porte dell’accoglienza, in questo anno giubilare della Misericordia, non siano state chiuse definitivamente e che Papa Francesco offra alcuni indizi su dove possa essere trovata la chiave, anche se sembrerebbe quasi verosimile che potrebbe trovarsi sotto lo zerbino!
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Da parte di Samaria, condividiamo l’insoddisfazione di tanti di fronte alla lentezza delle trasformazioni in corso nella chiesa cattolica. Guardiamo tuttavia con speranza a ciò che invece sta cambiando, molto più velocemente, in tutte le periferie del mondo, nelle chiese cristiane più piccole e più libere, fra i semplici credenti, fra le persone di buona volontà.
Ai cittadini della Repubblica Italiana ci permettiamo anche di ricordare la necessità, diremmo quasi il dovere, di dare l’otto per mille (8×1000) a realtà più aperte (e meno clericali), come la nostra sorella Chiesa Valdese.
Mauro Vaiani (presidente pro-tempore)
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