Costituzione di CAMMINI DI SPERANZA

29 Set 2015 | Bacheca, News

A Roma, a margine dei lavori della rete mondiale dei cattolici LGBT, nella stessa sede del Centro Pellegrini Santa Teresa Couderc, Roma, sarà fondata venerdì 2 ottobre 2015, alle 17.30, una associazione nazionale, italiana, cristiana, LGBT, che si chiamerà Cammini di Speranza.

Chi fosse interessato, contatti il Comitato Promotore di Cammini di Speranza: camminidisperanza@gmail.com.

Fra gli obiettivi di questa nuova associazione nazionale, c’è quello di stabilire una interlocuzione più profonda, più diretta, con i vertici della chiesa cattolica italiana.

In attesa di darvi notizia dell’avvenuta costituzione e dei contatti dei responsabili, pubblichiamo qui un estratto della loro auto-presentazione.

All’assemblea costitutiva il consigliere Antonio D.C. porterà il saluto del fondo Samaria.

Auguri a questa nuova realtà.


Missione

L’associazione CAMMINI DI SPERANZA

è composta da persone cristiane, di varie provenienze, percorsi, età, orientamento sessuale e identità di genere che si impegnano nell’accoglienza di chiunque sia interessato ad approfondire le tematiche riguardanti la fede e l’omosessualità al fine di promuovere sia il rispetto, la dignità e l’uguaglianza delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (d’ora in poi LGBT) nelle chiese e nella società, sia la corretta informazione e formazione su questi argomenti.

Visione

Nel perseguire questi obiettivi, ci ispiriamo:

  • al messaggio positivo e liberante del dettato evangelico;
  • ai principi della tradizione di giustizia sociale delle chiese cristiane incarnati nell’uguaglianza tra le persone;
  • alla concezione di chiesa, come popolo di Dio in cammino, in costante mutamento verso la realizzazione del modello di umanità indicato da Cristo;
  • alla consapevolezza della nostra piena appartenenza alle chiese nelle quali viviamo, collaboriamo, proponiamo i nostri vissuti come spunto di conoscenza, confronto e crescita.

Ci muove la speranza che ogni comunità cristiana:

  • sappia realmente ed integralmente accogliere ed amare le persone lgbt, sostenendole nella scoperta di sé, nella relazione con gli altri e nella piena accettazione della propria dignità di creature capaci di dare e ricevere amore, e che accolga le loro famiglie di provenienza con parole di sostegno e di incoraggiamento a vedere il proprio figlio e figlia creato ad immagine e somiglianza di Dio, rifiutando esplicitamente approcci tesi a ‘cambiare l’orientamento sessuale’, come se fosse frutto di una scelta;
  • favorisca un profondo rinnovamento degli orientamenti pastorali nei confronti degli affetti delle persone lgbt affinché si affermi la loro pari dignità rispetto a quelli eterosessuali e si comprenda quanto di buono essi esprimano, quanto possano essere esempio di solidità e generosità per tutti e l’importanza che rivestono nella realizzazione delle persone che li vivono;
  • sappia includere le coppie lgbt, abbracciarle e guidarle, affrancandosi dalle battaglie ideologiche, forte della consapevolezza che l’Amore di Cristo è per tutti e per tutti è fonte di vita in abbondanza;
  • sappia offrire un terreno di comprensione ed accoglienza alle persone che si riappropriano di un orientamento sessuale o di un’identità di genere differente dopo un percorso di vita eterosessuale vivendo il rischio di una maggiore discriminazione e isolamento;
  • sappia accogliere i bambini e le bambine con genitori lgbt e che abbia a cuore il loro bene, perché è soprattutto l’amore che rende genitori, primi depositari della trasmissione del messaggio cristiano ai propri figli e figlie;
  • sappia riconoscere le drammatiche storie di omofobia e prenda una netta posizione per proteggerne le vittime e per creare in ogni diocesi e nelle parrocchie un ambiente rispettoso e inclusivo, in modo che progressivamente l’omofobia e transfobia siano sconfitte;
  • voglia fare suo il dolore e la paura delle persone che si trovano a vivere in Paesi in cui l’omosessualità e la transessualità sono criminalizzate e che rischiano quotidianamente la vita o la perdita della libertà a causa della loro identità e dei loro affetti, combattendo quelle persecuzioni in tutte le Nazioni e nei contesti in cui opera;
  • si impegni per abbattere le barriere che hanno impedito alle persone transessuali di diventare membri della società a pieno diritto e sappia comprendere la verità e la bellezza del loro percorso di liberazione, perché le diverse esperienze possano aiutare il cammino individuale e comunitario.

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